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22-01-2007 - Roma, 22 gennaio 2007
- Regioni: lunedì 22 gennaio Tesini partecipa alla Camera alla presentazione dell’annuale Rapporto sulla legislazione. Si avvia la costituzione di un Comitato interistituzionale tra Camera, Senato e Consigli regionali.
Roma, 22 gennaio 2007. Ampia e rappresentativa la delegazione regionale - con 13 Presidenti di Assemblea in rappresentanza di 13 Regioni - guidata dal Coordinatore della Conferenza Alessandro Tesini alla Camera dei deputati oggi 22 gennaio in occasione della presentazione del Rapporto 2006 sulla legislazione, consueto appuntamento annuale che vede le più alte rappresentanze istituzionali discutere sulle risultanza dell’andamento delle politiche legislative tra Stato, Regioni e Unione europea.
I lavori sono stati introdotti dai Presidenti delle due Camere Fausto Bertinotti, Presidente della Camera dei Deputati, e Franco Marini, Presidente del Senato della Repubblica. Sono intervenuti Alessandro Tesini, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative regionali, Leoluca Orlando, Presidente della Commissione parlamentare per le questioni regionali, Enzo Bianco, Presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, Franco Russo, Presidente del Comitato per la legislazione, Donato Bruno, Presidente della Giunta delle elezioni della Camera, Linda Lanzillotta, Ministro per gli affari regionali e le autonomie territoriali, Luciano Violante, Presidente della Commissione affari costituzionali della Camera. Sono intervenuti nel dibattito la Presidente del Consiglio regionale della Campania Alessandra Lonardo, il Presidente del Consiglio regionale della Puglia Pietro Pepe, Enzo Lucchini Vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Alberto Tesserin Vice Presidente del Consiglio regionale del Veneto.
Hanno preso parte ai lavori Massimo Pineschi Presidente del Consiglio regionale del Lazio, Mario Pietracupa Presidente del Consiglio regionale del Molise, Giacomo Ronzitti Presidente del Consiglio regionale della Liguria, Mario Magnani Vice Presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto Adige, Dario Pallaoro Presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento e Mauro Tippolotti Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria.
Il Presidente Tesini, nella sua veste di Coordinatore, ha affermato che “il Seminario annuale di presentazione del Rapporto sullo legislazione ci offre l’opportunità di confrontarci con il quadro istituzionale sulle tendenze della legislazione nazionale e regionale.” “Come Presidenti di Assemblea – ha aggiunto - è nostro compito monitorare l’andamento delle politiche legislative e coglierne gli elementi di innovazione e criticità”. “Spesso – ha aggiunto il Coordinatore della Conferenza - il sistema delle autonomie è sotto tiro, ma oggi emerge un quadro anche di forte innovazione”.
“La giornata di oggi rappresenta per i Consigli regionali e per la Conferenza – ha continuato Tesini a margine del suo intervento – un importante momento nelle relazioni interstituzionali e interparlamentari. Per dar concretamente seguito alla disponibilità oggi manifestata dai Presidenti di entrambe le Camere ho proposto che si possa procedere alla costituzione di un Comitato interistituzionale di consultazione sui temi dei metodi della rappresentanza, della legislazione e del funzionamento delle Assemblee tra il Senato, la Camera e la Conferenza. Potremo in seguito estendere l’invito a partecipare ad una rappresentanza dei parlamentari italiani presso il parlamento europeo. Modalità e compiti saranno definite nei prossimi giorni attraverso un Protocollo di intesa che i presidenti sottoscriveranno non appena essi siano stati concordemente definiti. La proposta è di costituire un Comitato composto dai rappresentanti delle due Camere e della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni. Il Comitato si adopererà, nello spirito di collaborazione che caratterizza le relazioni tra le nostre Assemblee, per valorizzare al massimo i comuni temi allo scopo di favorire ed assicurare scambi di esperienze sui temi delle procedure, delle buone prassi della legislazione, del funzionamento delle nostre amministrazioni”.
In merito ai contenuti del Rapporto il Coordinatore della Conferenza ha concluso sottolineando come il termine innovazione riassume un po’ i dati che emergono dal Rapporto sulla legislazione che siamo in questo consesso chiamati ad interpretare. Se dovessi usare uno slogan direi appunto “innovazione”. Siamo innovativi in molti settori, anche con una “tecnica legislativa” innovativa che comincia a valorizzare lo spirito e le opportunità del Titolo V e la consapevolezza che sono necessarie politiche pubbliche sempre più di ampio respiro ed agganciate a quelle europee. Abbiamo avviato - e i dati lo confermano - un riordino normativo ampissimo, organico in piena sintonia con la necessità di continuare a semplificare il sistema di riferimento. Confermiamo il consistente trend della riduzione del numero delle leggi regionali. Sia in materia sanitaria che finanziaria i vincoli di bilancio dimostrano che essi non rappresentano solo un limite all’azione regionale nella spesa ma costituiscono sempre più opportunità per la definizione di una legislazione innovativa ispirata a criteri di verifica, validazione, rendicontazione, linee guida e piani intersettoriali come elementi di carattere strutturale. Valutare per apprendere alla luce dei risultati ottenuti. In questo senso il federalismo fiscale dovrà essere una leva di trasparenza e responsabilizzazione per la crescita del nostro Paese. E non altro. E’ vero che il rapporto non ci consegna un modello regionale, ma modelli regionali. Molto lavoro deve ancora compiersi e siamo consapevoli che la tensione deve rimanere ancora molto alta. Dovremo anche noi lavorare all’impostazione di leggi finanziarie più rispondenti alla necessità dei nostri sistemi regionali. Si tratta di operare su due piani: a) snellire la procedura e b) riequilibrare i poteri in materia di controllo e iniziativa di bilancio tra assemblee e giunte.”
Nel Rapporto 2006, la Nota di sintesi guarda al sistema dal punto di vista dell’Unione europea e nasce da una ricerca su 5 politiche “campione” in vari Paesi membri. Quattro di esse sono politiche legislative aventi origine comunitaria: a) organismi geneticamente modificati (OGM); b) comunicazioni elettroniche; c) finanza pubblica; d) energia. La quinta politica è di rango costituzionale e riguarda le norme delle Costituzioni nazionali che contengono riferimenti espliciti o impliciti all’Unione europea. Le indicazioni che emergono dalla ricerca evidenziano il duplice processo di europeizzazione degli ordinamenti nazionali e di nazionalizzazione di principi e norme europee nel contesto dei singoli ordinamenti. I materiali sono consultabili al sito: www.parlamentiregionali.it e www.camera.it.