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10-05-2006 - Roma, 10 maggio 2006

Quirinale, Tesini: le più vive felicitazioni a Giorgio Napolitano, XI Presidente della Repubblica italiana

COMUNICATO STAMPA



QUIRINALE, TESINI: LE PIU’ VIVE FELICITAZIONI A GIORGIO NAPOLITANOXI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA



Roma 10 Maggio 2006. “Le più vive felicitazioni all’XI Presidente della Repubblica Sen. Giorgio Napolitano” sono state espresse da Alessandro Tesini - Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore nazionale della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni – a nome personale e di tutti i Colleghi Presidenti italiani”.

“Esprimo piena soddisfazione, ha affermato il Presidente Tesini, nel suo messaggio di auguri al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per l'individuazione del profilo istituzionale, le peculiarità, i tratti, la storia e le doti personali – da tutti riconosciute – del Presidente Napolitano. Al Presidente della Repubblica si richiede di essere – oggi più di ieri – il vero interprete e garante della Costituzione; particolarmente dell’unità della Repubblica nella piena valorizzazione di tutte le sue componenti istituzionali, come delineato dal nuovo art. 114”.

“E’ un uomo – continua il Presidente Tesini - che ha accompagnato la crescita della Repubblica partendo dal basso, dalla politica a contatto con la gente, dalla provincia animata da tante speranze e dalla volontà di ricominciare dopo la guerra. Un uomo delle Istituzioni, ma in particolar modo del Parlamento, del Parlamento italiano ma anche profondo conoscitore e sostenitore dell’Europa che lo ha conosciuto ed apprezzato come Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo”.

Proprio per questo, “una scelta – aggiunge Tesini – che per noi rappresenta il passaggio di testimone ideale al Colle più alto della Repubblica”. Un uomo, che anche nella responsabilità di Governo in uno dei dicasteri più delicati, ha saputo con il suo rigore morale e le sue capacità, rendere i servigi più alti al Paese”. “Un lungo cursus honorum coronato con la nomina a Senatore a vita”.

Di tutto ciò ho potuto ben rendermi conto quando più volte ci siamo confrontati in questi giorni sul cosiddetto “ingorgo istituzionale” e sulla necessità della prontezza dei Consigli regionali nella elezione dei “grandi elettori” (come è effettivamente avvenuto) per assicurare il rispetto dei tempi di una agenda fin troppo compressa, in una situazione del tutto inedita dalla Costituente ad oggi.

“Inoltre – ha aggiunto Tesini – proprio in questi mesi abbiamo lavorato assieme alla diffusione a livello regionale della Mostra sul 60° della Costituente promossa dalla Fondazione della Camera dei Deputati”. “Ho incontrato un uomo sereno, lucido, rigoroso, con ancora molte cose da dire sul futuro dell’Europa e del Paese. Un uomo politico profondamente attento al senso delle Istituzioni ed al loro significato; attento ai giovani ed alla necessità di promuovere un nuovo moto verso le istituzioni da parte di quelle giovani generazioni estranee anagraficamente alla storia recente della Repubblica".

“Quando ho espresso il piacere che all’inaugurazione della Mostra sul 60°, a Trieste, il prossimo autunno ci fosse anche lui mi ha risposto: non occorre che mi inviti, mi prenoto da solo fin da ora. Bene, gli ho detto. Allora a presto Presidente. Intendo dire della Repubblica!. A questa parola ha avuto una reazione di pudore e mi ha detto “ma va là”, salutandomi con la sua consueta gentilezza”.