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24-09-2004 - Roma, 24 settembre 2004

Riforme: Fedele e Tippolotti incontrano il Ministro Calderoli. Giro di tavolo sui punti specifici della riforma, forti dubbi sull'attuale impianto che regola i rapporti tra centro e periferia

COMUNICATO STAMPA



Riforme: Fedele e Tippolotti incontrano il Ministro Calderoli

Giro di tavolo sui punti specifici della riforma, forti dubbi

sull’attuale impianto che regola i rapporti tra centro e periferia



Roma 24 settembre 2004. Una delegazione della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, composta dal Presidente Luigi Fedele (Calabria), Vice Coordinatore della Conferenza, e dal Presidente Mauro Tippolotti (Umbria), è stata ricevuta questa mattina dal Ministro Calderoli, nel quadro dei negoziati in corso sul disegno di legge di riforma costituzionale. Alla luce delle posizioni già espresse nel Congresso delle Regioni dalle Assemblee regionali e degli emendamenti che la maggioranza ha apportato al testo licenziato dalla Commissione Affari costituzionali della Camera – hanno affermato i Presidenti Fedele e Tippolotti – abbiamo manifestato al Ministro forti perplessità circa l’impianto che regge la governance dei rapporti tra centro e periferia. In particolare – continuano Fedele e Tippolotti – ci sembra che il solo meccanismo della contestualità rafforzata per le elezioni del Senato federale non sia condizione sufficiente a garantire l’interesse dei territori, rinviando il problema alla futura legge elettorale per il Senato.

Tutto ciò, ha aggiunto Tippolotti, alla luce del farraginoso meccanismo che ridisegna l’iter legislativo tra Camera e Senato ed alla reintroduzione della clausola di supremazia. Sono state espresse, altresì, molte perplessità anche sulla possibilità riconosciuta agli Enti locali di adire alla Corte Costituzionale. La nostra posizione – hanno concluso i Presidenti Fedele e Tippolotti –rappresentata ala Ministro ha voluto sottolineare come per il sistema regionale è necessario delineare con chiarezza un quadro di priorità, uscendo dalla logica di questi ultimi giorni che sembra voler accontentare tutti per non soddisfare nessuno.