CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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10-11-2008 - ROMA, 10 NOVEMBRE 2008

Assemblee regionali in audizione davanti alle Commissioni riunite Affari costituzionali, Bilancio e Finanze e Tesoro del Senato su disegno di legge 1117 sul federalismo fiscale: integrare Commissione questioni regionali con rappresentanti delle Regioni e delle Autonomie locali

La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome è stata oggi audita dalle commissioni riunite Affari costituzionali, Bilancio, Finanze e Tesoro del Senato della Repubblica nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul disegno di legge n. 1117 sul Federalismo fiscale.
La Conferenza ha sottolineato, tra i temi sollecitati dalla audizione, l’integrazione della commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti delle regioni e delle autonomie così come previsto dal nuovo Titolo V. A questo riguardo l'integrazione della commissione bicamerale per le questioni regionali con i rappresentanti del sistema delle autonomie, eletti dalle Assemblee legislative regionali e quelli in rappresentanza degli enti locali dal Consiglio delle autonomie locali (Cal), consentirebbe al Parlamento e alle Autonomie, in tutte le loro componenti, di confrontarsi sul merito dei decreti attuativi con maggior celerità, efficacia e trasparenza (sia a regime sia nella lunga e assai delicata fase transitoria delineata nella legge di delega).
Erano presenti all’incontro, in rappresentanza dei Consigli regionali, il Presidente del Consiglio regionale della Sardegna e Vice Coordinatore della Conferenza Giacomo Spissu, il Presidente del Consiglio regionale del Lazio Guido Milana, il Vice Presidente del Consiglio regionale del Veneto Carlo Alberto Tesserin.
La Conferenza ha sottolineato, altresì, una specifica riflessione in relazione ai meccanismi e alle sedi di raccordo che la legge di delega individua ai fini dello svolgimento delle fasi successive del processo, per più profili decisive nello sciogliere molti dei nodi lasciati aperti dai princìpi e criteri direttivi: gli articoli 3 e 4 del disegno di legge 1117 limitano, infatti, ai soli esecutivi dei livelli istituzionali la composizione dei due organi – la Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale e la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica – chiamati a svolgere rispettivamente un ruolo di condivisione delle basi informative e di supporto nella definizione dei decreti legislativi l’uno, le funzioni di indirizzo e di proposta riguardo alla determinazione delle opzioni principali in materia di finanza pubblica l’altro. L’attuazione del federalismo fiscale non può essere affidata esclusivamente ad organismi di coordinamento e concertazione di natura amministrativa e tecnico-contabile, ubicati l’uno presso il Ministero dell’economia e l’altro presso la Conferenza unificata, e quindi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, visto che dalle decisioni che verranno assunte in tali sedi dipende l’effettiva realizzazione dei diritti di cittadinanza nelle varie parti del territorio nazionale e la misura del concorso che i cittadini saranno chiamati a dare nell’adempimento dei loro doveri tributari. Si avverte perciò la necessità di individuare un “luogo” costituzionale dove il monitoraggio e le decisioni relative al coordinamento della finanza pubblica siano adottate e assunte in “manutenzione permanente”, in modo da rendere possibile attivare meccanismi di controllo delle responsabilità proprie di ciascun livello territoriale coinvolto, nei quali irrinunciabile appare il ruolo delle assemblee elettive.
In particolare per il ruolo delle Assemblee legislative nella prospettiva dell’attuazione dell’art. 119 della Costituzione si sottolineano alcune questioni: l'autonomia finanziaria delle Regioni; la revisione delle leggi di bilancio e la loro armonizzazione; la determinazione di procedure idonee ad assicurare trasparenza e responsabilità; la revisione, in coerenza con l’art. 114 della Costituzione, della legge di contabilità pubblica.
Si ritiene necessario un rafforzamento del Coordinamento delle Assemblee legislative regionali con il Parlamento al fine della costituzione di una sede permanente di cooperazione sui temi della finanza pubblica; anche costituendo un coordinamento di organismi specializzati sulla materia, sin dalla fase di predisposizione da parte del Governo dei decreti legislativi delegati in attuazione del ddl 1117. Richiamando, così, la permanente esigenza di completare la riforma costituzionale con la Camera delle autonomie.

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