CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

News

Comunicati Stampa

12-05-2011 - TORINO, 12 MAGGIO 2011

Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali per il 150°

Nell’ambito delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia, il 12 maggio si è tenuta a Palazzo Lascaris, la riunione della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali.
L’assemblea si è articolata in due momenti, uno solenne e l’altro riservato alle decisioni ordinarie.
La seduta solenne, presieduta dal coordinatore della Conferenza – presidente del Consiglio regionale della Lombardia - è stata aperta dall’intervento del presidente del Consiglio regionale del Piemonte. A seguire quelli dei rappresentanti delle Assemblee di Toscana e Lazio, regioni che ospitano o hanno ospitato la Capitale d’Italia.
“Se guardiamo al percorso della riforma del titolo V della Costituzione – ha affermato il presidente dell’Assemblea piemontese – sono le Regioni, per la dimensione non solo finanziaria del loro impegno e per l’ampiezza delle competenze generali, a rappresentare principalmente quel grande fattore di sviluppo che si identifica nel governo locale. Proprio in occasione del 150° la costruzione di un nuovo assetto delle relazioni tra livelli di governo necessita di un’anima, una tensione etica e una passione civile che abbiamo il dovere di coltivare”.
“Dalla nostra regione – ha sottolineato il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - terra di campanili e campanilismi, ma anche di vero contributo alla causa unitaria e sede provvisoria della capitale del Regno (1865-1870), giunga dunque l’auspicio che questo anniversario sappia essere stimolo a completare quel processo di modernizzazione del paese che così faticosamente da anni stiamo portando avanti. Esserci fatti e confermati nazione, in questi 150 anni, ci ha costruito un’identità che solo noi stessi possiamo compromettere”.
Secondo la componente dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea del Lazio “sostenere il ruolo e la funzione delle autonomie territoriali per stimolare e riaffermare l’unità dello Stato, impone una riflessione costante sull’efficacia del regionalismo e del processo federale. Se il percorso unitario ha avuto nei primi ottant’anni maggiormente l’esigenza della costruzione identitaria del paese, oggi le regioni, con le loro eccellenze, sono la dimensione territoriale e locale con cui si rappresenta la competizione a livello europeo ed internazionale”.
La conferenza è poi proseguita in seduta ordinaria, trattando i temi relativi a: rappresentanza femminile ed elette nelle regioni; direttiva servizi: “balneatori e ambulanti” (documento di seguito).
A margine dell’incontro il presidente del Consiglio regionale della Lombardia ha commentato favorevolmente le dichiarazioni del presidente della Repubblica circa la necessità di completare la riforma del federalismo fiscale, attraverso una Camera delle Regioni e delle Autonomie che responsabilizzi i singoli enti al controllo del bilancio pubblico.


La Conferenza oggi riunita a Torino ha assunto le seguenti determinazioni sulla base dell’ordine del giorno in discussione:

1)Rappresentanza femminile – a Roma, il 22 e 23 settembre, Forum delle Elette nelle Regioni. La Conferenza ha ritenuto indispensabile avviare una seria riflessione sulla rappresentanza femminile nelle Istituzioni regionali che, stando ai dati delle ultime elezioni, anziché rafforzarsi è diminuita ulteriormente. Per tali ragioni, la Conferenza dedicherà due giorni alla questione della parità di genere e di equilibrio della rappresentanza femminile nelle Assemblee regionali, attraverso una riflessione puntuale sulle leggi elettorali regionali vigenti e sulle riforme necessarie. La giornata, in calendario il prossimo 22 settembre, vedrà coinvolte tutte le Elette nelle Assemblee legislative regionali, che saranno impegnate nella discussione di un documento di lavoro preparatorio.
Il 23 settembre invece sarà dedicato ad una riflessione a tutto tondo sulle leggi elettorali regionali vigenti e sui progetti di modifica in discussione nelle Regioni, e affronterà i temi che coinvolgono la rappresentanza, la selezione della classe dirigente, la frammentazione, ed il rapporto governo – assemblee.

2) Direttiva servizi: “balneatori e ambulanti”. La Conferenza ha poi affrontato due tematiche di grande attualità ed oggetto dell’attenzione del governo nazionale, a proposito delle concessioni demaniali marittime e delle licenze ai commercianti ambulanti. Riguardo alle concessioni demaniali marittime, su proposta del coordinamento dei Presidenti delle Commissioni Affari europei, la Conferenza ha approvato una risoluzione che chiede al governo di avviare un confronto con la Commissione europea proponendo modifiche volte all’esclusione delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricreativo dalla direttiva servizi. Il governo aveva approvato la scorsa settimana un decreto legge che istituisce nel settore un diritto di superficie di durata novantennale. In ogni caso, i Presidenti delle Assemblee regionali hanno ritenuto opportuno esprimere le riflessioni già effettuate in proposito, non in contrasto con le decisioni assunte dal governo. In particolare, la risoluzione della Conferenza sottolinea la necessità di attuare un riordino della materia e concordare i contenuti di una nuova legge quadro sul demanio marittimo con finalità turistico-ricreative. Infine, su proposta del Consiglio regionale della Toscana, la Conferenza ha fatto propria una mozione in merito alla riforma del decreto legislativo di attuazione della direttiva servizi, in modo tale che gli ambulanti siano tutelati dagli effetti che la normativa attuale produce sulle attività di commercio nelle aree pubbliche, con l’obbligo di riduzione della durata delle concessioni e della sottoposizione delle stesse a procedure di gara. A tale fine, la Conferenza invierà una richiesta di intervento al Governo, al Parlamento ed alla Conferenza Stato-Regioni.