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17-11-2011 - ROMA, 17 NOVEMBRE 2011
Prima giornata di lavoro del 1° Forum delle Elette nelle Assemblee legislative
Il Forum delle Elette lancia la sfida: le donne la vera scommessa per la crescita economica del Paese e per una democrazia paritaria.
Si è aperto in una giornata importante per il Paese il 1° Forum delle Elette nelle assemblee legislative. La nuova aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati a Roma ha accolto le rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome per un’iniziativa organizzata dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome.
Il Forum, nato da una sollecitazione dell’associazionismo femminile, ha da alcuni mesi avviato una vera e propria istruttoria, concentrando l’attenzione sulla presenza delle donne nei consigli regionali e ricavando l’evidente necessità di rivedere e riscrivere, in alcuni casi, i sistemi elettorali regionali.
Ad aprire i lavori è stato Mario Abruzzese, Presidente del consiglio regionale del Lazio a nome della Conferenza che ha sottolineato la grande attenzione della Conferenza a queste tematiche, ritenute di fondamentale importanza per tutta la società.
In Italia - ha dichiarato il Presidente Abruzzese - la riforma delle leggi elettorali deve aprire una finestra di opportunità per misure correttive della rappresentanza femminile nella classe politica. Il Lazio in questo senso rappresenta una “buona pratica visto che sia nello Statuto, nella Legge elettorale e anche nei Regolamenti interni, sono contenuti riferimenti legislativi molto precisi alla rappresentanza di genere”.
“Le ultime elezioni amministrative del maggio 2011 - ha proseguito Abruzzese - hanno indubbiamente rappresentato un punto importante a favore delle donne nella loro battaglia per una rappresentanza equilibrata e paritaria nei luoghi decisionali della politica. Se consideriamo i sei grandi capoluoghi di Regione in cui si è svolta la tornata elettorale (Torino, Milano, Bologna, Trieste, Napoli e Cagliari), la presenza delle donne negli esecutivi ha avuto un notevole incremento rispettando nel complesso le aspettative paritarie pre-elettorali: se le giunte di Milano, Bologna e Trieste hanno realizzato la piena parità tra donne e uomini (50%), quella di Cagliari ha invece proposto una composizione di giunta con ben il 60% di donne assessore (6 su 10); la giunta di Napoli presenta invece la percentuale minore con il 33,3% di donne assessore (4 donne su 12). Nessuna donna è sindaco, mentre quattro sono le donne vicesindaco (a Milano, Trieste, Bologna e Cagliari). Da sottolineare è anche il peso delle deleghe assegnate alle neoelette assessore, non più soltanto quelle “tradizionalmente” femminili quali quelle alle politiche sociali o alle pari opportunità, ma anche deleghe “pesanti” quali quelle alle politiche del lavoro, all’urbanistica, al bilancio, in base al principio della valorizzazione delle molte competenze femminili disponibili a livello locale”. “Tuttavia - ha concluso Abruzzese -questi dati che a prima vista possono sembrare estremamente positivi diventano meno entusiasmanti per quanto riguarda le consigliere elette: il risultato migliore a Bologna con il 33,3% di elette in Consiglio comunale (12 su 36), il peggiore a Cagliari con un misero 5% (2 su 40). In questo range si collocano le percentuali di donne elette nei Consigli di Milano con il 22,9% (11 su 48), Torino con il 22,5% (9 su 40), Trieste con il 17,5% (7 su 40) e Napoli con l’11,6% (5 su 48). Una sola donna è presidente del Consiglio comunale a Bologna”.
Dopo Abruzzese, l’on. Mercedes Bresso ha ricordato come “questo Forum riveste una grande importanza, in particolare se inquadrato nella spinta che l’Europa continua a dare per raggiungere obiettivi che non sono solo finalizzati alla parità di genere, ma a quel conseguente sviluppo dell’economia. In Italia il tasso di occupazione femminile è tutt’altro che allineato ai parametri richiesti dall’Europa, come su quello dell’occupazione giovanile, la situazione decisamente disastrosa.
Questo Forum ha il grande merito di fare rete, ma anche sintesi delle più importanti esigenze di genere, partendo da una democrazia che non può definirsi rappresentativa della sua totalità di cittadini, se le donne sono in numero così esiguo nei posti istituzionali. Questo Forum rafforza la consapevolezza che bisogna fare molto di più.
Serve un cambiamento culturale ma anche la determinazione di sviluppare e sostenere quei servizi sociali e di cura la cui inadeguatezza impedisce un accesso paritario al mondo del lavoro e alla politica. E serve che questo sforzo sui servizi non venga concepito solo come un “costo”, ma come un fondamentale e prezioso investimento. Sono certa di poter dire che la nuova Ministra sia ben consapevole del valore sociale ed economico che una nuova politica per le donne può portare alla svolta a cui tutti in questo momento siamo chiamati a contribuire.
Nel suo saluto al Forum la vicepresidente della Camera Rosy Bindi ha sottolineato come l’impegno del forum giunga in un momento particolarmente delicato e importante per il Paese.
“I temi di cui si dibatte, rappresentanza femminile e ruolo delle donne - ha detto la vice presinte della Camera Bindi - giungono in una giornata particolare, nella quale il nuovo presidente del consiglio ha voluto dedicare ampio spazio al lavoro delle donne e all’ importanza delle politiche di conciliazione. Elementi fondamentali per la crescita della nostra società”. Rosy Bindi ha detto di voler porgere auguri e tre Ministre: “consideriamo la scelta su di loro come un passo in avanti importante. E un altro passo importantissimo è riflettere sulla rappresentanza di genere come un fattore strettamente legato alla crescita delle nostra società. Fin quando le donne non potranno essere adeguatamente rappresentate - ha spiegato - le scelte politiche non saranno capaci di incidere sugli aspetti più problematici, aspetti che sono spesso proprio elementi di disuguaglianza. Se le donne sono più del 50% della popolazione é insopportabile che siano solo il venti per cento le loro presenze nelle Istituzioni. Riflettere sui sistemi elettorali - ha proseguito - consente di iniziare a superare questa anomalia, perché sono proprio gli strumenti elettorali un passaggio cruciale. Se l’obiettivo è raggiungere il 50% dobbiamo partecipare alle modifiche delle leggi elettorali perché questo sia realmente possibile”.
I lavori sono proseguiti con le relazioni della Presidente del consiglio regionale del Trentino Alto Adige-Sudtirol Rosa Thaler Zelger, della consigliera regionale della Valle d’Aosta Emily Rini, delle consigliera regionale della Toscana, Daniela Lastri e della consigliera segretario Isabella Rauti.
I lavori sono proseguiti con il dibattito e i contributi selle consigliere in aula.
Domani, la ripresa dei lavori è prevista alle ore 9.30 con i saluti dell’onorevole Antonio Leone, vicepresidente vicario della Camera dei deputati e con il saluto del Coordinatore della Conferenza e presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni.
Programma in allegato.
Si ricorda che per l’accesso è necessario accreditarsi.
- all’Ufficio stampa della Camera fax 066783082
- via mail a forumdelleelette2011@gmail.com
Ufficio stampa Forum delle Elette Luisa Rizzitelli 345-4767246 348-4122953.