CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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Comunicati Stampa

25-03-2013 - ROMA, 25 MARZO 2013

Consigli regionali: l'Assemblea plenaria dei Presidenti su elezione del Presidente della Repubblica. Approvati due ordini del giorno su politica regionale europea, cassa integrazione e sblocco pagamenti PA

Ha avuto luogo stamattina presso la sede della Conferenza a Roma l’Assemblea plenaria dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. Erano presenti i Presidenti Pagano (Abruzzo), Santochirico (Basilicata), Vezzali (Bolzano), Costi (Emilia-Romagna), Solazzi (Marche), Introna (Puglia), Lombardo (Sardegna), Ardizzone (Sicilia), Thaler (Trentino Alto Adige), Ruffato (Veneto), i Vice delegati Comba (Piemonte) e Benedetti (Toscana), oltre al Coordinatore e Presidente del Consigio regionale dell’Umbria Brega.
Tra i temi all’ordine del giorno l’elezione del Presidente della Repubblica, ex art. 83 della Costituzione. I Presidenti hanno convenuto che, stante la convocazione delle camere riunite a partire dal 15 aprile p.v. (il termine del settennato del Presidente Napolitano scade il 15 maggio 2013 e la convocazione dei tre delegati per ciascuna Regione – uno solo per la Valle d'Aosta – per l’elezione del nuovo Capo dello Stato è trenta giorni prima che scada il termine), si potrà procedere alle elezioni dei grandi elettori regionali nella seguente triade: Presidente della Regione, Presidente dell’Assemblea e rappresentante del gruppo di minoranza.
L’Assemblea, dopo aver affrontato alcune problematiche di carattere organizzativo interno, ha approvato due ordini del giorno (allegati).
Il primo sulla possibilità di creare una rete di europarlamentari sui temi del federalismo finanziario, intendendo rafforzare il ruolo della CALRE in ambito europeo, e che questo network possa diventare uno strumento propulsivo per avviare una vera politica regionale europea, valorizzando il ruolo fondamentale dei Consigli regionali.
Il secondo di appello al Governo sulla necessità di garanzia di finanziamento degli ammortizzatori in deroga e di sblocco dei pagamenti arretrati della pubblica amministrazione.
ORDINE DEL GIORNO n. 1
La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
e delle Province autonome, riunita a Roma il 25 marzo 2013
CONSIDERATO CHE il Presidente del Consiglio regionale del Veneto, Clodovaldo Ruffato, presiede il Gruppo di lavoro della CALRE sul “Federalismo finanziario”;
CONSIDERATO altresì che lo scorso 26 febbraio è stato presentato a Bruxelles il programma delle attività 2013 del Gruppo di lavoro “Federalismo finanziario”, dove sono state avanzate, su iniziativa del Consiglio regionale del Veneto, alcune proposte operative per le attività che si svilupperanno nei prossimi mesi. In particolare, in quell’occasione è stato ricordato che il lavoro di analisi realizzato nel corso del 2012 ha evidenziato il forte rallentamento dei processi di decentramento di poteri e risorse dal Centro alla Periferia, che in passato avevano accomunato molti Paesi europei;
RITENUTO E CONDIVISO che ciò sia dovuto principalmente alla riduzione dei flussi finanziari centrali, che ha accomunato l’esperienza recente di molti Paesi europei, dove sono stati imposti ai trasferimenti ingenti interventi restrittivi, al fine di correggere l’andamento dei conti pubblici;
PRENDE ATTO che la crisi finanziaria ha determinato, conseguentemente, anche l’acuirsi in molte Regioni delle tensioni con i governi centrali, soprattutto là dove sono più consistenti i contributi degli enti territoriali ai bilanci di livello nazionale. Il problema del trasferimento delle risorse, dunque, accomuna oggi le rivendicazioni di varie Regioni europee, e ciò rende imprescindibile una riflessione sui “modelli” di federalismo finanziario esistenti, per arrivare ad individuare le caratteristiche che li accomunano e le buone pratiche a cui ispirare le politiche nazionali del prossimo futuro. Gli studi condotti sino ad ora dal Gruppo di Lavoro hanno ben dimostrato quanto sia urgente una riflessione su delle proposte per salvaguardare il sistema economico europeo, recuperando innanzi tutto la competitività delle Regioni UE più avanzate che hanno subito il peso maggiore delle politiche nazionali anti-crisi. Anche a livello europeo, infatti, manca un’adeguata politica di sostegno per queste Regioni;
RITIENE pertanto doveroso ribadire che la tutela della competitività delle aree più produttive deve partire dalla realizzazione del federalismo fiscale, dall’unica riforma cioè, che appare in grado di determinare una concreta riduzione del “residuo fiscale” riportandolo a livelli "accettabili" garantendo, al contempo, la solidarietà tra i territori.
RITIENE, inoltre, che sia indispensabile introdurre un controllo europeo sulla spesa pubblica attraverso un Sistema Europeo dei Conti (SEC) che permetta ad Eurostat di avere i dati anche a livello NUTS 2. Su questa proposta il Gruppo di lavoro della CALRE sul “Federalismo Finanziario” ha lavorato nel corso del 2011, ed ha evidenziato che l’attività di rilevazione di dati sui flussi finanziari tra livelli di governo richiede un grande lavoro di progettazione, di standardizzazione e soprattutto di sollecito. Non sempre, però, i dati raccolti sono perfettamente confrontabili per motivi associati alle diverse legislazioni nazionali in materia di finanza pubblica. In questo momento così delicato, invece, sarebbe opportuno che le istituzioni europee disponessero di dati e informazioni certe anche sui flussi finanziari a livello regionale. Si deve quindi continuare ad insistere affinché le future revisioni del SEC permettano la raccolta di più dati, con l’obiettivo di “mettere i conti nazionali nell'Unione europea al passo con il mutato contesto economico, con i progressi della ricerca metodologica e con le nuove esigenze degli utenti”.
CONSIDERATO, infine, che l’analisi condotta dal Gruppo di lavoro ha evidenziato che occorre agire profondamente anche sull'efficienza della Pubblica Amministrazione nei Paesi membri;
RITIENE che sia necessario individuare dei costi ottimali verso i quali tutte le PA devono tendere per essere più efficienti; è noto, infatti, che livelli diversi di efficienza della PA generano distorsioni nella concorrenza. Poichè l'UE non è esente da questo problema, è necessario fissare obiettivi comuni di efficienza da raggiungere. Spesso infatti molti costi non sostenuti dall'UE ricadono sulle Regioni e sugli Stati nazionali (come avviene, ad esempio, sulla gestione e rendicontazione dei progetti UE).
PRESO ATTO che il Consiglio Regionale del Veneto si è adoperato nel corso del 2012 per favorire lo scambio di opinioni e il confronto di idee tra le rappresentanze delle assemblee legislative dei Paesi europei che partecipano al Gruppo di lavoro sul “Federalismo finanziario” e per rappresentare alle istituzioni europee gli esiti di questo dibattito; e che oggi il Gruppo di lavoro “Federalismo Finanziario” intende dare nuovo impulso alle proposte formulate e alle iniziative già programmate, coinvolgendo nei propri lavori tutti i soggetti portatori di uno spirito federalista di ispirazione europea;
CONDIVIDE l’iniziativa proposta di realizzare una rete di coordinamento tra gli europarlamentari eletti nelle Regioni europee con Assemblee legislative, finalizzato ad un loro coinvolgimento alle attività della CALRE e ad una più efficace azione di lobbying all’interno del Parlamento europeo. A tal fine, verranno organizzati una serie di incontri tra gli europarlamentari e i Presidenti delle Assemblee regionali della CALRE che appartengono al Gruppo di lavoro “Federalismo finanziario”, il primo dei quali si svolgerà a Venezia il prossimo 15 aprile, con il coinvolgimento dei colleghi delle seguenti Regioni:
 Isole Äland (Finlandia)
 Regione autonoma di Madeira (Portogallo)
 Baden-Württemberg (Germania)
 Galles (Regno Unito)
 Comunità Autonoma dei Paesi Baschi (Spagna)
 Comunità Autonoma di Catalogna (Spagna)
 Comunità Autonoma di Madrid (Spagna)
 Comunità Autonoma della Región de Murcia (Spagna)
 Regione Emilia Romagna (Italia)
 Provincia autonoma di Trento (Italia)
 Vorarlberg (Austria)
 Tirolo (Austria)
 Comunità Francese del Belgio
 Sassonia (Germania)
 Regione Abruzzo (Italia)
 Comunità Autonoma di Galizia (Spagna)
 Regione Umbria (Italia)
 Comunità tedesca del Belgio (Belgio)
 Comunità Fiamminga del Belgio (Belgio)
 Comunità Autonoma di Andalusia (Spagna)
 Regione Lombardia (Italia)
 Comunità Autonoma di Castiglia – la Mancha (Spagna)
La proposta di creare una rete di europarlamentari su questi temi intende rafforzare il ruolo della CALRE in ambito europeo.
Tutto ciò premesso, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome
AUSPICA
che il network possa diventare uno strumento propulsivo per avviare una vera politica regionale europea, valorizzando il ruolo fondamentale dei Consigli regionali;
IMPEGNA
le Regioni italiane a prendere contatti con gli europarlamentari eletti nei propri territori per sostenere il loro coinvolgimento nelle iniziative proposte dal Gruppo di lavoro della CALRE sul “Federalismo finanziario”, adoperandosi per la loro divulgazione e diffusione nelle competenti commissioni del parlamento Europeo.

ORDINE DEL GIORNO n. 2
La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
e delle Province autonome, riunita a Roma il 25 marzo 2013
VALUTATA la difficile situazione legata alla necessità di dare piena copertura al finanziamento per il pagamento degli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2012 e il corrente 2013, che produce fortissime preoccupazioni per la situazione sociale venutasi a creare per il blocco dei pagamenti da parte dell’INPS, che riguarda oltre 100.000 lavoratori, in attesa del pagamento a causa di un blocco che appare incomprensibile e non condivisibile;
CONSIDERATO che sono pertanto necessarie, oltre a quelle positivamente stanziate nello scorso febbraio a seguito di incontro delle Regioni col ministero competente, ulteriori risorse per assicurare copertura per tutto il 2012 e che tali incertezze rischiano di bloccare le procedure autorizzative delle Regioni, atte a dare garanzie a migliaia di lavoratrici e lavoratori dipendenti da piccole imprese colpite dalla crisi economica;
ritiene
necessario e urgente che si apra al più presto un confronto Governo – Regioni – parti sociali per valutare entità, disponibilità e composizione delle risorse occorrenti per la completa copertura finanziaria;
chiede
al governo di mettere in atto tutte le azioni utili a garantire il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, ribadendo la necessità che siano firmati tempestivamente i previsti decreti attuativi e si disponga la conseguente autorizzazione da parte del Ministero del lavoro all’INPS, finalizzata a coprire tutti i pagamenti relativi al 2012 e l’urgenza della firma dei Decreti autorizzativi per il 2013.
La Conferenza dei Presidenti
VALUTATA inoltre la complessa e grave situazione inerente la liquidazione dei debiti commerciali dello Stato e di tutte le pubbliche amministrazioni nei confronti della imprese, omma che secondo gli ultimi dati ufficiali della Banca d'Italia, che risalgono al 2011, ammonta a 71 miliardi di euro, con tempi medi dei pagamenti che si aggirano attorno ai 186 giorni, he nei giorni scorsi anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha raccolto il drammatico appello delle imprese;
CONSIDERATO che i gravissimi ritardi nei pagamenti sono una modalità inaccettabile, che minano i corretti rapporti tra pubblica amministrazione e imprese e che creano grave danno per le imprese, in molti casi già colpite dalla difficoltà di accedere al credito bancario nel contesto della crisi;
CONSIDERATO che gli spazi per una rapida liquidazione di debiti pregressi sono fortemente limitati dalla necessità di rispettare gli impegni assunti dall'Italia con l'Unione Europea nel quadro del Patto di Stabilità, la liquidazione dei debiti commerciali, secondo le regole di contabilità europee, anche corrispondenti a spesa per investimenti pregressi, determina un conseguente aumento del debito pubblico;
CONSIDERATO che diventa pertanto necessario definire un meccanismo che permetta da subito di dare respiro alle imprese avviando un'opera di graduale liquidazione dei debiti con modalità che tengano conto dei vincoli di finanza pubblica;
CONSIDERATO INOLTRE che è urgente un'azione politica a livello europeo per negoziare spazi di flessibilità all'interno del Patto di Stabilità, che permettano di accelerare i pagamenti dei debiti commerciali, nel quadro di un risanamento di bilancio differenziato e favorevole alla crescita, che realizzi concrete azioni di sostegno per rilanciare crescita e occupazione, pur nel rispetto della necessaria stabilità finanziaria
chiede al Governo
di mettere in atto con urgenza iniziative finalizzate alla risoluzione del tema dei pagamenti arretrati della pubblica amministrazione e al definitivo chiarimento dei termini operativi della nozione di flessibilità con l’Unione Europea, per poter dare tempi certi al sistema delle imprese creditrici italiane.