CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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20-02-2014 - ROMA, 20 FEBBRAIO 2014

Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali 20 Febbraio 2014
Approvato l’ordine del giorno sulle Pari Opportunità

Si è svolta oggi l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, presso la sede di Via Pietro Cossa 41, a Roma . Ha presieduto la seduta il Coordinatore della Conferenza delle Assemblee legislative e Presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega.
L’Assemblea ha approvato un ordine del giorno in cui la Conferenza si impegna a sensibilizzare le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome al fine di introdurre nelle normative regionali principi e provvedimenti tali da favorire la piena rappresentanza di genere, tenendo conto dei diversi sistemi istituzionali esistenti.

Il testo dell’ordine del giorno
Ordine del Giorno
per impegnare la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome ad informare l'azione programmatica e amministrativa al perseguimento della piena rappresentanza di genere.

La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, riunita in Assemblea plenaria il 20 febbraio 2014 a Roma
premesso che
la promozione delle pari opportunità nell’accesso ai pubblici uffici e alle cariche elettive rientra tra i principi generali dell’ordinamento ai quali il Legislatore, statale e regionale, deve attenersi nell’esercizio della propria potestà legislativa;
le Regioni promuovono, come organi costituzionali e istituzioni della Repubblica, la rimozione degli ostacoli che impediscono la piena parità di accesso alle cariche elettive.
Considerato che
la rappresentanza femminile nelle cariche istituzionali ed elettive italiane è una delle più basse d’Europa, con una percentuale di donne parlamentari pari al 18,3% al Senato, 21,1% alla Camera e 21% all’Europarlamento e che tale percentuale crolla a livello territoriale.
Ritenuto che
solo rafforzando le politiche di promozione della parità di genere si può realizzare una presenza equilibrata tra uomini e donne nelle istituzioni e nei posti di responsabilità degli organi economici, amministrativi e politici;
risulta, inoltre, imprescindibile un dialogo strutturato tra le forze politiche e la società civile al fine di garantire il principio della parità dei sessi nell’accesso alle cariche elettive.
Sottolineato che
al fine di tutelare, promuovere e garantire il riequilibrio della rappresentanza e conseguire un’autentica parità di genere è essenziale intervenire in maniera coordinata sulle legislazioni regionali, applicando le norme antidiscriminatorie e di democrazia paritaria;
anche alla luce delle più recenti sentenze della Corte costituzionale, risulta necessario intervenire in materia elettorale ove non si sia già provveduto, con misure volte a garantire la parità di genere;
in tale ambito di riequilibrio della rappresentanza, appare indispensabile realizzare, anche con interventi legislativi, la piena cittadinanza politica, sociale ed economica delle donne attraverso la parità di accesso alle cariche direttive delle società partecipate pubbliche e controllate da regioni ed enti locali.
Dato atto che
si è tenuto il 17 e 18 novembre 2011 a Roma il 1° Forum delle Elette nelle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, organizzato dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, organismo trasversale dei parlamenti regionali;
si è approvato in seduta plenaria un documento unitario che costituisce un punto di partenza condiviso per la diffusione della prospettiva di genere e l’evoluzione della rappresentanza paritaria nelle istituzioni.
Si impegna
a sensibilizzare le Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome al fine di introdurre nelle normative regionali principi e provvedimenti tali da favorire la piena rappresentanza di genere, tenuto conto dei diversi sistemi istituzionali esistenti.