CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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Comunicati Stampa

01-08-2014 - ROMA, 1° AGOSTO 2014

Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali.
Approvato Odg in tema di Riforme Costituzionali.

Si è svolta oggi l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, presso la sede di Via Pietro Cossa 41, a Roma. Ha presieduto la seduta il Coordinatore della Conferenza delle Assemblee legislative e Presidente del Consiglio regionale dell’ Umbria, Eros Brega.
L’Assemblea ha approvato un ordine del giorno in tema di riforme costituzionali in cui i Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, ribadendo la loro posizione favorevole al superamento del bicameralismo paritario, con una significativa riduzione del numero dei parlamentari, e all’istituzione di un Senato delle Regioni e delle Autonomie, differenziato per composizione e con funzioni proprie al di fuori del circuito della fiducia con il Governo, condividono la necessità di dare concreta attuazione in tempi brevi al processo di riforma in corso.
Nel contesto di un equilibrato sistema di pesi e contrappesi tra lo Stato centrale e le autonomie e nella cornice dei principi e valori della Carta costituzionale stabiliti all’art. 5 e del Trattato sull’Unione Europea all’art. 5, l’occasione di questo processo di riforme deve rappresentare la spinta a riprendere il progetto di un regionalismo responsabile e cooperativo, rafforzando i valori della sussidiarietà, dell’autonomia e del decentramento.

Segue il testo dell’ordine del giono.

ORDINE DEL GIORNO SULLE RIFORME COSTITUZIONALI
I Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome condividono la necessità di dare concreta attuazione in tempi brevi al processo di riforma in corso.
Le Regioni ribadiscono la loro posizione favorevole al superamento del bicameralismo paritario, con una significativa riduzione del numero dei parlamentari, e all’istituzione di un Senato delle Regioni e delle Autonomie, differenziato per composizione e con funzioni proprie al di fuori del circuito della fiducia con il Governo.
La semplificazione dei livelli istituzionali e di governo permetterà così una migliore allocazione delle rispettive funzioni e l’ottimizzazione della gestione delle politiche pubbliche; in tale ottica occorrerà ridefinire in modo coerente l’organizzazione delle amministrazioni, ridurre i costi dei processi decisionali.
La rinnovata cooperazione normativa tra Stato e Regioni all’interno del Senato e la partecipazione al processo legislativo statale porta a diminuire sul piano quantitativo l’ingente contenzioso in essere negli ultimi anni davanti alla Corte Costituzionale, e a rendere più fluido ed efficace sul piano qualitativo la produzione legislativa statale e regionale.
In un ordinamento rinnovato fatto di un equilibrato sistema di pesi e contrappesi tra lo Stato centrale e le autonomie, nella cornice dei principi e valori della Carta costituzionale stabiliti all’art. 5 e del Trattato sull’Unione Europea all’art. 5, l’occasione concreta di questo processo di riforme deve rappresentare la spinta a riprendere il progetto di un regionalismo responsabile e cooperativo, rafforzando i valori della sussidiarietà, dell’autonomia e del decentramento.