CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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19-09-2014 - ROMA, 19 SETTEMBRE 2014

Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali 19 Settembre 2014.
Approvato ODG in merito alle misure restrittive UE – Russia.

Si è svolta oggi l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, presso la sede di Via Pietro Cossa 41, a Roma. Ha presieduto la seduta il Coordinatore della Conferenza delle Assemblee legislative e Presidente del Consiglio regionale dell’ Umbria, Eros Brega.
E’ stato approvato dall’ Assemblea un ordine del giorno in merito all’embargo russo ai prodotti agroalimentari italiani con cui si chiede al Governo nazionale, alla Commissione UE e al Parlamento europeo di attivare ogni utile e necessaria azione politico-diplomatica per ripristinare la pace in Ucraina, rimuovere e superare le cause e lo stato di sanzioni e di embargo. Inoltre, si sottolinea la necessità di definire misure di sostegno eque e trasparenti nella ripartizione delle risorse e regimi di intervento articolati e modulati in maniera che tengano adeguatamente conto delle diverse situazioni produttive e dei differenti impatti che le azioni sanzionatorie e le corrispondenti contromisure di embargo hanno sui diversi sistemi e settori economici che caratterizzano i differenti Paesi dell’Unione Europea.

Il testo dell’ordine del giorno.
ORDINE DEL GIORNO
Sulle misure restrittive UE – Russia
La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
e delle Province autonome, riunita a Roma il 19 settembre 2014
VISTE
- la Decisione 2014/512/PESC del Consiglio del 31 luglio 2014 concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina;
- la Decisione 2014/659/PESC del Consiglio dell’8 settembre 2014 che modifica la decisione 2014/512/PESC concernente misure restrittive in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina;
- a Risoluzione n. 77 “Guerra sanzioni tra Europa e Russia: è necessario intervenire per evitare danni irreparabili alle imprese del sistema agroalimentare del Veneto, dell’Italia, dell’Unione europea”, approvata in data 17 settembre 2014 dal Consiglio regionale del Veneto.

PREMESSO CHE
- la crisi e il conflitto in Ucraina hanno determinato l’Unione Europea a varare misure diplomatiche e misure restrittive verso la Russia, principalmente attraverso sanzioni “economiche” che riguardano il mercato dei capitali, l’offerta di servizi tecnologici concernenti il settore energetico e l’Import di beni “dual use” ad alta componente tecnologica;
- la Russia ha risposto alle misure restrittive adottate dall’UE attraverso controsanzioni nei confronti dei 28 paesi dell’UE, oltre che di Stati Uniti, Canada, Australia, Norvegia, in particolare vietando le importazioni di carne, pesce, latte e latticini, frutta e verdura;
- il perdurare della crisi ucraina rischia di determinare reciproche, ulteriori ed inasprite misure sanzionatorie e restrizioni.

RILEVATO CHE
- la guerra delle sanzioni tra Europa e Russia sta determinando danni ingentissimi, non solo congiunturali ma anche strutturali, alle imprese del sistema agroalimentare delle Regioni italiane e dell’Unione europea;
- il valore complessivo dell’Export italiano verso la Russia, dato 2013, è pari a 10.797.000.000 €;
- a seconda dell’evoluzione dello scenario, la perdita di valore stimata per l’Italia per il 2014/2015, secondo una ricerca di SACE, potrebbe oscillare tra i 938 milioni e i 2,4 miliardi di euro;
- penalizzazioni, danni commerciali ed economici si stanno già verificando e sono destinati ad aumentare in modo significativo, per una sorta di effetto “domino”, a carico, oltre che del settore dell’agroalimentare, anche di imprese e operatori di altri comparti produttivi ed economici, dell’industria, artigianato, commercio, turismo;
- ulteriori danni indiretti possano essere provocati dall’entrata sul territorio nazionale di prodotti di altri Paesi che non possono più trovare sbocco in Russia;
- la Russia ha già minacciato ulteriori ritorsioni che potrebbero colpire i settori automobilistico e dell’abbigliamento, con aggiuntivi ingenti danni economici;
- molte aziende italiane ed europee, anche in settori non colpiti da embargo, hanno quello russo come principale mercato di esportazione, ed il timore che diventi sempre più instabile cresce.
CONSIDERATO CHE
- la Commissione Europea nel contesto delle restrizioni imposte dalla Russia a importazioni di prodotti agricoli dall’UE aveva provveduto a introdurre misure di sostegno per taluni prodotti ortofrutticoli deperibili e aiuti all’ammasso privato per burro, latte scremato in polvere e alcuni formaggi DOP/IGP per un ammontare pari a 125 milioni di euro per l’ortofrutta ed una previsione tra i 10 e i 20 milioni di euro per latte, burro, formaggi; entità comunque inadeguata rispetto alle previsioni del danno provocato dall’embargo;
- la Commissione europea ha poi successivamente sospeso le misure di emergenza introdotte con il fine di progettare un sistema più mirato a causa del continuo aumento di richieste di aiuto per alcuni prodotti.
RITENUTO CHE
- debbano essere superati sanzioni e embarghi e conseguentemente ripristinati canali e flussi commerciali conquistati e consolidati con investimenti, rilevanti sia in termini economici che di tempo, in promozione e organizzazione;
- sia necessario assicurare il giusto ristoro ai danni subiti dalle imprese, coinvolte dall’embargo, per la perdita di prodotto e di reddito;
- sia necessario intervenire in modo tempestivo per non causare ulteriori danni al settore e superare immediatamente lo stop agli aiuti per dare una risposta concreta alle imprese che non possono tollerare ulteriori ritardi;
- vadano sostenute le imprese a ricercare, nel contingente, soluzioni alternative per la collocazione dei prodotti oggetto dell’embargo;
- sia sostenuto il sistema di filiera che concorre a occupare quote di mercato caratterizzate da livelli di elevata qualità e reddito
CHIEDE A GOVERNO NAZIONALE, COMMISSIONE UE E PARLAMENTO EUROPEO
- di attivare ogni utile, necessaria azione politico-diplomatica per ripristinare la pace in Ucraina e per rimuovere e superare le cause e lo stato di sanzioni e di embargo;
- di assumere misure di sostegno adeguate a ristorare le imprese e i sistemi di filiera dei danni, contingenti e strutturali, subiti per effetto dell’embargo;
- di definire misure di sostegno eque e trasparenti nella ripartizione delle risorse e regimi di intervento articolati e modulati in maniera che tengano adeguatamente conto delle diverse situazioni produttive e dei differenti impatti che le azioni sanzionatorie e le corrispondenti contromisure di embargo hanno sui diversi sistemi e settori economici che caratterizzano i differenti Paesi dell’Unione Europea;
- di valorizzare, sostenendo con adeguate azioni di promozione, le produzioni tipiche e di qualità, in particolare quelle a denominazione;
- di sostenere il sistema di filiera perché sia sempre più competitivo e concorrenziale sia sui mercati interni che, soprattutto, internazionali;
- di investire per lo sviluppo di strutture logistiche innovative e adeguate alle particolari caratteristiche delle nostre produzioni, con riferimento in particolare alla qualità e ai sistemi di certificazione che la accompagnano, anche al fine di agevolare flussi di mercato il più possibile differenziati nel contesto internazionale.