CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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19-09-2014 - ROMA, 19 SETTEMBRE 2014

Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali 19 Settembre 2014.
Approvato ODG in materia di “Semplificazione idrocarburi”.

Si è svolta oggi l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, presso la sede di Via Pietro Cossa 41, a Roma. Ha presieduto la seduta il Coordinatore della Conferenza delle Assemblee legislative e Presidente del Consiglio regionale dell’ Umbria, Eros Brega.
E’ stato approvato dall’ Assemblea un ordine del giorno in materia di “Semplificazione idrocarburi”, come previsto nell’ultimo decreto legge del Governo, in cui si invita il Parlamento ed il Governo italiano ad attivare un confronto con le Regioni, nel rispetto del principio di leale collaborazione, per determinare insieme l’impatto ambientale, economico e sociale della materia per il principio di prossimità del governo del territorio.

Il testo dell’ordine del giorno.
ORDINE DEL GIORNO
SEMPLIFICAZIONE IDROCARBURI
La Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni
e delle Province autonome, riunita a Roma il 19 settembre 2014
VISTO il Decreto Legge 12 settembre 2014, n. 133, c.d. “Sblocca Italia” recante “Disposizioni urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico, la ripresa delle attività produttive”;
VISTO l’art. 38 recante Misure per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali, presentata dal Governo come norma di “semplificazione Idrocarburi”, che riconosce alle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo attività di interesse strategico, di pubblica utilità, urgenti ed indifferibili;
CONSIDERATO l’art. 117, comma 3, della Costituzione che annovera la materia “produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell’energia” tra le materie di legislazione concorrente, ripartendone la legislazione tra lo Stato, chiamato a stabilirne i principi fondamentali, e le Regioni a dettarne la concreta disciplina nel rispetto degli stessi principi;
CONSIDERATO che tra le attività del settore energetico devono ricomprendersi anche quelle relative agli idrocarburi liquidi e gassosi, per i quali il legislatore ha previsto meccanismi di raccordo e cooperazione tra Stato e autonomie;
CONSIDERATO che con riferimento al settore energetico la giurisprudenza costituzionale ha costantemente ribadito che il potere dello Stato, anche quando ricorra la «chiamata in sussidiarietà», è condizionato dal raggiungimento dell’intesa con le Regioni interessate in quanto «atto maggiormente espressivo del principio di leale collaborazione» ;
CONSIDERATO che il principio di leale collaborazione impone il rispetto di una procedura articolata e a struttura necessariamente bilaterale, tale da assicurare lo svolgimento di reiterate trattative, non superabile con decisione unilaterale di una delle parti;
RITENUTO che solo nel rispetto in concreto del principio di leale collaborazione sia possibile procedere ad interventi di fronte ad iniziative di riforma economico-sociale di rilievo strategico, vieppiù se si tratta di interventi “urgenti ed indifferibili”;
RITENUTO che un Piano Energetico Nazionale richiede un’azione programmata e condivisa coi territori, e come tale difficilmente compatibile con l’adozione di provvedimenti di straordinaria necessità e urgenza che di fatto sterilizzano il dibattito sulle decisioni che coinvolgono l’assetto di competenze tra Stato e Regioni in sede di revisione del Titolo V della Costituzione;
CONSIDERATO che i benefici economici che il Governo ritiene di poter trarre attraverso l’utilizzo del territorio e la semplificazione delle procedure autorizzative non possono prescindere dalla sostenibilità dell'impatto, dall’apporto conoscitivo che solo i territori, e per conto di essi le Regioni, possono dare in termini di effetti compensativi rispetto ai propri ecosistemi e alle proprie potenzialità produttive;
CONSIDERATO che le politiche di sviluppo energetico non possono non intersecarsi con quelle ambientali ed economiche;
LE ASSEMBLEE LEGISLATIVE DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME RIUNITE A ROMA IL 19 SETTEMBRE 2014
INVITANO
IL PARLAMENTO ED IL GOVERNO ITALIANO A:
RIVEDERE, a Costituzione vigente, in sede di conversione del decreto- legge 12 settembre 2014, n. 133 la disciplina di semplificazione energetica, in particolare nella parte concernente la regolamentazione in merito alle attività estrattive di idrocarburi, al fine di coinvolgere, formalmente e sostanzialmente, gli enti sub statali sia nella fase decisionale che in quella esecutivo-applicativa e garantire il pieno rispetto delle relazioni tra Stato e Regioni;
RICONOSCERE e valorizzare gli elementi conoscitivi della realtà socio-economica che deriveranno dalle attività di ascolto partecipato dei territori rispetto alle proprie risorse ambientali e produttive, risorse che costituiscono volano di sviluppo;
ATTIVARE nel rispetto del principio di leale collaborazione un confronto con le Regioni che si traduca nel rilascio di un’intesa, concorrente nel determinare l’impatto ambientale, economico e sociale per il principio di prossimità del governo del territorio.