CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

News

Comunicati Stampa

06-11-2014 - ROMA, 06 NOVEMBRE 2014

Comunicato stampa del Coordinamento Nazionale dei Co.Re.Com. - Comitati per le Comunicazioni delle Regioni e delle Province autonome

Il presente comunicato stampa prende spunto dai seguenti recenti interventi editoriali: “Tagliamo qualcosa, a partire dai Corecom” di Aldo Grasso sul supplemento Sette del Corriere della Sera del 31 ottobre 2014 e “I Corecom, enti da decapitare” di Giorgio Ponziano sul Italia Oggi del 5 novembre 2014.
I Corecom italiani rappresentano oggi un esempio positivo di decentramento amministrativo nel complesso settore della comunicazione. Le loro competenze sono molteplici e vengono svolte per conto di più soggetti istituzionali: le Giunte e i Consigli Regionali, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, il Dipartimento Comunicazioni del Ministero dello Sviluppo Economico. Le seguenti considerazioni sono basate esclusivamente su aspetti numerici e per funzioni svolte. Iniziamo, a titolo di esempio, con i dati relativi a quattro funzioni delegate da AGCOM (segnalando che sono, nel complesso, sette le funzioni affidate).
Conciliazione nelle controversie tra utenti (cittadini e imprese) e gestori dei servizi di telecomunicazione. Nel 2013 sono state gestite 71.692 istanze di conciliazione sul territorio nazionale, in costante aumento e con oltre il 76% di esiti positivi e un valore economico annualmente restituito ai cittadini e/o alle imprese di oltre 25 milioni di euro.
Istanze di definizione delle controversie (ossia il successivo grado di risoluzione in caso di esito negativo) e i provvedimenti temporanei di riattivazione. Nel 2013 sono state 5.065 le istanze di definizione con un ulteriore significativo valore economico restituito e 9.166 le istanze per i provvedimenti temporanei di riattivazione dei servizi interrotti dai gestori. Una funzione, quest’ultima, che ha consentito immediatamente a cittadini e imprese di avere il ripristino di linee telefoniche e servizi internet sospesi.
Registro degli operatori di comunicazione (Roc). Nell’anno 2013 i Corecom hanno provveduto all’aggiornamento di questo registro pubblico nei rispettivi territori di competenza, inviando 3.559 note di sollecito agli operatori già iscritti la cui posizione risultava non aggiornata. L’attività delegata di gestione del Roc ha riguardato 12.687 operatori.
Vigilanza sul rispetto della normativa in materia di audiovisivo. Sono state monitorate, sempre nel 2013, 201 emittenti locali sulle diverse aree di programmazione individuate dall’Autorità. Dai dati di rilevazione a seguito del monitoraggio, emerge che la maggior parte delle violazioni contestate attiene agli obblighi in materia di pubblicità, di programmazione e tutela delle fasce protette.
Inoltre, sempre per conto dell’Agcom, i Corecom svolgono anche le funzioni di vigilanza sulla “par condicio” nei periodi elettorali e referendari, la tutela del diritto di rettifica e la vigilanza sulla corretta pubblicazione e diffusione dei sondaggi.
Per quanto riguarda l’attività amministrativa svolta per conto del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento Comunicazioni i Corecom curano le graduatorie relative alle provvidenze economiche alle emittenti radiotelevisive private (ex art. 45 comma 3° della legge 448/98 e D.M. 292/2004). Una graduatoria di rilevanza economica molto importante basti pensare che nel 2012 (ultimo dato disponibile) l’importo complessivo nazionale accordato alle emittenti locali è stato di € 71.512.307,52. I Corecom svolgono questa attività di natura amministrativa e giuridica per conto del Ministero con evidenti responsabilità di varia natura, in considerazione anche dei molti contenziosi.
Comunque, prendendo per buona la stima dei costi dei Corecom realizzata dal giornalista Giorgio Ponziano (2 milioni di euro), è facilmente rilevabile che ci troviamo davanti ad un servizio concreto di front office con l’utenza, efficiente ed efficace per la società italiana, che restituisce ben più di quanto costa ai cittadini, per di più completamente gratuito e con tempi di conclusione che fanno impressione a fronte dei tempi lunghissimi della giustizia nel nostro Paese. Una conferma di questa virtuosità si può ritrovare anche nelle analisi di customer satisfaction che alcuni Corecom hanno attivato, con risultati che registrano una soddisfazione dell’utenza che supera il 90% degli utenti.
I Corecom, in qualità di enti strumentali delle Regioni, svolgono ovviamente funzioni per i Consigli Regionali e le Giunte Regionali, realizzando per loro conto monitoraggi e approfondimenti finalizzati ad interventi normativi regionali per l’innalzamento della qualità produttiva del sistema della comunicazione locale. Citiamo solo alcune azioni ricorrenti: monitoraggi sulla sicurezza stradale e su altri temi; mappature del digitale terrestre; censimenti sulla web press e web tv; iniziative per incentivare gli spot e i prodotti audiovisivi e multimediali da parte di giovani; sensibilizzazione sull’uso corretto del web da parte dei minori in considerazione dei molti reati di addescamento on line; sportelli sulla web reputation, ecc.
Tutto questo, e molto altro ancora, viene svolto dai Corecom in un contesto istituzionale di profonda difficoltà, come sa chiunque abbia seguito la progressiva riduzione di fondi e personale a cui le Regioni sono state costrette. Il personale degli uffici dei Corecom è in grande difficoltà poiché, pur svolgendo funzioni di servizio a cittadini e imprese, la riduzione delle piante organiche a fronte dell’aumento del lavoro sta esercitando una grande pressione sulle strutture tecniche.
Si può fare meglio, è vero. Ci sono lacune da colmare, come le Regioni che ancora non hanno ricevuto le cosiddette deleghe di secondo livello (monitoraggi sulle tv locali, definizioni delle controversie, gestione del Roc), creando così disparità di garanzia tra cittadini di regioni diverse. Ci sono ancora spese da razionalizzare. Dobbiamo spingere ancora di più sulla dematerializzazione delle procedure e sulla digitalizzazione dell’accesso ai servizi.
Invitiamo i giornali dei due citati redazionali ad approfondire le loro informazioni, a chiedere a chi abbia usufruito dei servizi dei Corecom, anche facendo un giro sui forum specializzati che sul web sono facili da trovare.
Infine, avremmo piacere di accoglierli per una mattinata presso una sede di un Corecom a loro più vicino, così da verificare di persona il lavoro che ogni giorno i Corecom svolgono al servizio dei cittadini. L’informazione è un bene prezioso e insostituibile per la democrazia e per la crescita della società civile. Impegniamoci a migliorarla insieme!

Fonte dei dati delle funzioni Agcom tratte da:
http://www.agcom.it/documents/10179/1482563/Relazione+annuale+AGCOM+2014+-+Capitolo+4/e38d0611-5d6f-4007-b12a-6b3a8c196f5c