CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

News

Comunicati Stampa

23-03-2017 - ROMA, 23 MARZO 2017

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ SUI VITALIZI IN ESSERE:
LA DECISIONE DELLA CAMERA IN LINEA CON QUANTO FATTO DAI CONSIGLI REGIONALI.

“La delibera dell’Ufficio di Presidenza della Camera che ieri ha deciso di applicare un contributo di solidarietà sui vitalizi in essere degli ex parlamentari, ricalca quanto deciso dalle Assemblee regionali nell’ottobre del 2014”.
Così Franco Iacop, Presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e Coordinatore della Conferenza, commentando le notizie di ieri da Montecitorio.
“Avendo già tutti i Consigli regionali abolito il vitalizio per i Consiglieri tra il 2011 e il 2012, in ottica di spending review e di segnale in un momento di crisi – ha affermato Iacop – la Conferenza da me coordinata approvò il 14 ottobre 2014 un ordine del giorno che invitava ad intervenire sui vitalizi in essere, definendo un contributo di solidarietà in proporzione di quanto percepito. Come riferito nel corso di un’audizione informale presso la I Commissione della Camera il 17 marzo 2016, la gran parte dei Consigli regionali ha recepito queste indicazioni”.
“Accogliamo con soddisfazione la notizia che, dopo più di due anni, anche la Camera ha preso una decisione che va esattamente nella stessa direzione che le Assemblee regionali scelsero di intraprendere. A questo punto si può concludere che in nessuna Regione si ha più il sistema del vitalizio, tranne in quelle che, a norma di legge, hanno introdotto un sistema contributivo. Per quanto riguarda, invece, i percettori in essere dei vitalizi, abbiamo fatto il massimo che si poteva fare, nel quadro di precise disposizioni costituzionali; siamo in attesa delle pronunce sui primi ricorsi che, naturalmente, hanno avuto luogo in seguito alle nostre decisioni, ma confidiamo nella bontà delle misure introdotte. Ci tengo a ribadire – ha concluso Iacop – misure doverose, sostenibili, nel rispetto delle leggi e non dettate da impulsi populisti”.