CONFERENZA DEI PRESIDENTI
DELLE ASSEMBLEE LEGISLATIVE
DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

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Comunicati Stampa

21-10-2020 - ROMA, 21 OTTOBRE 2020

CONSIGLI REGIONI, CIAMBETTI: RAFFORZATI ULTERIORMENTE I PRESIDI DI SICUREZZA IN TUTTI I CONSIGLI REGIONALI PER LE SEDUTE DI AULA, MA GIÀ PRONTI IN OGNI CASO ALLE SEDUTE DA REMOTO

Il Presidente Roberto Ciambetti, Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, è intervenuto per condividere la posizione dei Consigli regionali in ordine al divieto di riunioni in presenza all’interno delle Pubbliche Amministrazioni previsto dal DPCM del 18 ottobre 2020.
Ritenendo, al pari di altre Istituzioni, che le riunioni degli organi elettivi, in virtù della particolare autonomia che viene loro riconosciuta e che risulta ancora più evidente nel caso delle Regioni, non sono assimilabili a livello giuridico a quelle delle Pubbliche Amministrazioni, ha precisato che il divieto posto dalla norma non obbliga allo svolgimento delle sedute da remoto nei casi in cui viene garantito il rispetto delle misure di sicurezza, rese in queste ore ancor più stringenti in tutte le Regioni.
Al contempo, ha inteso comunque ribadire la posizione già assunta dalla Conferenza nel mese di marzo 2020, quando furono approvati degli orientamenti comuni in merito al possibile svolgimento delle riunioni degli organi collegiali regionali da remoto.
Nell’ottica di garantire la continuità dell’attività istituzionale, i Consigli regionali, difatti, sono stati i primi organi istituzionali a prevedere la possibilità “in casi di comprovata gravità ed urgenza nazionale che impediscono lo svolgimento della seduta in modalità ordinaria, di ricorrere a sedute telematiche attraverso l’utilizzo di strumenti informatici idonei a consentire in ogni caso l’identificazione certa di ogni partecipante, la comunicazione in tempo reale a due vie e, quindi, il collegamento simultaneo fra tutti i partecipanti”.
Posizione quest’ultima poi recepita da quasi tutti i Consigli regionali ed alla quale si valuterà di ricorrere nuovamente in funzione dell’evolversi della situazione epidemiologica.”