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18-11-2020 - ROMA, 18 NOVEMBRE 2020
Ciambetti: recuperare un indispensabile ruolo dei Parlamenti, integrare la Commissione per le questioni regionali con i rappresentanti delle autonomie quale superamento dello stress test istituzionale dettato dalla emergenza
“Recuperare un indispensabile ruolo dei Parlamenti, integrare la Commissione per le questioni regionali con i rappresentanti delle autonomie” così in estrema sintesi si è espresso il Coordinatore della Conferenza dei Consigli regionali e Presidente del Consiglio regionale del Veneto Roberto Ciambetti, intervenuto questa mattina in audizione presso la I Commissione Affari costituzionali del Senato della Repubblica.
“Occorre mettere un po’ di ordine con strumenti idonei ad affrontare questa grave emergenza che è diventata uno stress test anche per il funzionamento delle Istituzioni” – ha detto il Presidente Ciambetti – “Lo ha più volte ribadito anche il Presidente della Repubblica ed abbiamo accumulato abbastanza esperienza in questi mesi, che ha dimostrato come occorre velocemente mettere mano ad alcune misure istituzionali di coordinamento Stato – Regioni, senza poderose riforme costituzionali all’orizzonte. Una di queste potrebbe essere appunto l’integrazione della composizione della Commissione per le questioni regionali con i rappresentanti delle autonomie, quale strumento ulteriore, ma non sovrapposto, di dialogo tra lo Stato e le Regioni, in particolare tra il legislatore statale e regionale, capace altresì di restituire un ruolo propulsore e di trasparenza alle relazioni tra le Regioni ed il Parlamento, rafforzando al contempo il coordinamento tra e con gli esecutivi”. Il Presidente ha quindi concluso sottolineando che “l’obiettivo da perseguire ora deve essere quello di favorire l’adozione di discipline legislative e di politiche partecipate, nell’ottica della leale collaborazione e del buon funzionamento del nostro sistema istituzionale, attraverso un coinvolgimento diretto non solo degli esecutivi regionali, ma anche delle Assemblee elettive regionali, depositarie, insieme al Parlamento, della competenza legislativa e già partecipi in forme crescenti nella dinamica dei processi decisionali europei e nella valutazione delle politiche pubbliche”.